The Economist un paio di anni fa scoprì con un sondaggio che il 50% dei consumatori ha acquistato da un brand scoperto di recente scrollando i social media.
Per darti la dimensione del fenomeno, in Italia ci sono attualmente 21 milioni di utenti su YouTube cioè quasi il 90% della popolazione italiana compresa tra i 25 e i 55 anni. Di questi, 2 persone su 3 dichiarano di avere acquistato un prodotto dopo averne visto il video.
Questo ci potrebbe portare a pensare che sia facile farsi notare sui social.
In realtà è tutt’altro che facile.
Tanti professionisti e imprenditori hanno ottimi servizi e prodotti eccellenti, ma non sanno come promuoversi online e per questo lasciano sul tavolo tanti soldi di potenziali clienti interessati alla loro offerta.
Si stima che ogni giorno solo in Italia vengono spesi 25 milioni di euro in pubblicità.
Ma in un mondo competitivo e in continua evoluzione come il nostro riuscire a catturare l’attenzione del proprio pubblico con un simile bombardamento diventa una vera e propria sfida.
Le persone sono spesso concentrate sui loro problemi, hanno altre priorità e il massimo che ti possono concedere è qualche frazione di secondo.
Se non scegli di essere online da protagonista, purtroppo non sei nessuno.
Il rischio di rimandare questa scelta è che la concorrenza si prenda i clienti. Questo spiega perché alcuni tuoi competitor meno qualificati hanno più clienti di te.
Non è un caso se l’esperto di comunicazione persuasiva Jeffrey Gitomer ebbe a dire che sui Social Media al massimo ‘guadagniamo un’occhiata’.
Tutto questo vuol dire che, per avere anche solo una minima possibilità di penetrare il mercato ed essere tra quei brand che i consumatori scoprono nel loro infinito scroll, bisogna creare pubblicità non solo belline, ma che abbiamo qualcosa che riesca a differenziarti dagli altri e che generino una risposta dal consumatore.
Se la tua aspettativa dal marketing è quella di farti scoprire da questi clienti, migliorare la marginalità della tua azienda e aumentare il fatturato non esiste un singolo strumento in grado di fare tutto questo, nonostante una miriade di specialisti di marketing faccia a gara nel fartelo credere.
La prova di questo è che, se così fosse, ogni azienda sarebbe in crescita costante, mentre la realtà dei fatti è che solo in Italia ne falliscono circa 50mila all’anno.
Esiste però uno strumento che più di molti altri sta aiutando le aziende a crescere secondo i loro obiettivi e questo strumento sono i video.
Un recente studio ha dimostrato che il 91% degli esperti di marketing ha dichiarato che i contenuti video hanno aiutato le aziende a incrementare il traffico suoi propri canali e l’87% di questi ha dichiarato che la produzione di più contenuti video li ha aiutati ad aumentare drasticamente le vendite.
Ma la situazione si fa davvero entusiasmante dal punto di vista dei clienti: circa il 90% degli italiani ama guardare video online OGNI GIORNO, in particolare, gli utenti che hanno tra i 20 e i 35 anni. Inoltre le persone guardano in media tra le 20 e le 25 ore di video online a settimana: un bacino in termini di tempo inestimabile.
In più i dati di Google ci dicono che ‘negli ultimi due anni è stato registrato un aumento del 34% del tempo di visualizzazione dei video online al giorno, mentre quello della TV lineare è diminuito del 5%’.
Ma c’è un ma!
L’86% delle aziende hanno iniziato a utilizzare i video come strumento di marketing già nel 2022.
Questo vuol dire che la competizione è alle stelle e solo i contenuti video realmente interessanti riusciranno a colpire l’interesse già frammentato degli utenti.
Quindi le domande che dovresti porti sono:
Quello che l’imprenditore devie conoscere per non farsi fregare
Struttura la strategia vincente per il tuo business
Le competenze non tecniche divenute indispensabili
Reel - Gli strumenti oggi più efficaci inglobati in una strategia vincente
Impara a fare video di buona qualità in autonomia